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ITALIA: Il governo cambia che cosa si aspetta lo straniero?


(dr.Zeleke Eresso)
... Secondo la stima della Caritas-Migrantes nell' anticipazione del rapporto annuale sull'immigrazione, relativo al 2005, gli immigrati regolari presenti in Italia all'inizio di quest'anno hanno superato, seppure di poco, la quota dei 3 milioni.
... L'immigrazione in Italia è ormai un fenomeno strutturale e politico. Secondo molti studiosi del campo, più di tre milioni di cittadini stranieri risiedono regolarmente in Italia e la loro presenza, sia come lavoratori che come imprenditori, contribuisce in modo determinante allo sviluppo economico. Quasi mezzo milione di bambini stranieri stanno crescendo in Italia al fianco dei loro coetanei italiani e hanno tutte le carte in regola per diventare insieme a loro i cittadini di domani.
... Il cittadino straniero, regolarmente residente in Italia, partecipa alla vita civile, politica, economica e culturale del paese è una risorsa positiva, la base su cui costruire l'integrazione. Un impegno che investe tutti gli aspetti della società e richiede quindi un approccio unitario e significativo ma non soluzioni superficiali, teoriche e complicate come spesso purtroppo accade.
... Quale è realmente l’intenzione del nuovo governo di centrosinistra in materia di immigrazione? per il momento non si sa nulla e l’unica cosa certa è qualche dichiarazione di principio, generico, da parte di qualche componente dell’attuale maggioranza. Nelle ultime settimane si è parlato molto di modifiche sostanziali, tanto attese dagli stranieri residenti in Italia, della legge Bossi-Fini.
... Il problema ormai cronaca dell’immigrazione non si risolve solo cambiando o modificando l'attuale politica sull'immigrazione che è rigida e "discriminatoria", ma dando priorità ai bisogni principali delle persone che lavorano e producono nella società.
Che cosa occorre fare fondamentalmente? andiamo per ordine:
* Il diritto di voto agli immigrati: un tema molto delicato, politico, “non esiste inclusione sociale senza partecipazione alla vita amministrativa nella città in cui si vive” visto che non si paga solo le tasse, come giusto che sia, ma si partecipa alla crescita collettiva;
* Questione di cittadinanza: le nuove regole di cittadinanza sono l’adeguamento di un paese alle regole di civiltà quindi occorre una riforma della quale fanno parte vecchi e nuovi cittadini;
* Regolarizzazione: in primo luogo occorre una verifica sulle richieste di regolarizzazione con l’obiettivo di regolarizzare coloro che svolgono attività lavorativa sotto forma di usa e getta.
... In conclusione, se si comincia a dare delle risposte adeguate, al meno a queste priorità, vorrà dire che lo straniero non è un oggetto da usare quando serve e gettare in un altro momento, ma è una persona che lavora e vive in un paese normale e civile.

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